LE REGOLE DEL GIOCO
Storia degli Scacchi
Le origini degli scacchi non sono del tutto chiare, ma la maggior parte degli storici ritiene che gli scacchi rappresentino un'evoluzione a partire da giochi simili, diffusi in India quasi duemila anni fa. Nel VI secolo il gioco si diffuse dall'India alla Persia e più tardi raggiunse i popoli Arabi, arrivando poi l'Europa intorno all'anno 1000. Nel XVII secolo il gioco si assestò nella forma moderna che conosciamo oggi e si diffuse rapidamente in tutta Europa e nel mondo. Anche se nessuno può affermare di sapere il numero esatto dei giocatori di scacchi, è evidente che gli scacchi sono uno dei giochi più diffusi al mondo, sia oggi che nel passato. Alcune stime azzardano che circa 600 milioni di persone siano nel mondo i giocatori di scacchi.
Obiettivo del gioco
Gli scacchi sono giocati da due avversari che si posizionano ai lati opposti di un tavoliere di 64 case con colori alternati. Ogni giocatore ha a disposizione 16 pezzi: 1 re, 1 donna, 2 torri, 2 alfieri, 2 cavalli ed 8 pedoni. L'obiettivo del gioco è quello di dare scacco matto al re avversario. Si ha lo scacco matto quando il re avversario viene messo nella condizione di essere inevitabilmente catturato (ovvero si trova “sotto scacco") ed in cui, anche muovendo, gli sarebbe comunque impossibile sfuggire alla cattura.
Incominciare una Partita
All’inizio della partita, la scacchiera viene disposta in modo che ogni giocatore abbia una casa bianca (o di colore chiaro) nell' angolo inferiore destro. I pezzi sono disposti sempre nello stesso ordine. La seconda riga orizzontale (o traversa) viene occupata dai pedoni. Sulla prima riga, invece, partendo dai due angoli opposti, vengono prima collocate le torri, seguite dai cavalli, dagli alfieri e infine, dalla donna, la quale occupa sempre una casa del proprio colore [donna bianca su casa bianca e donna nera su casa nera). Il Re viene posizionato nell'ultima casa rimasta libera.
Il giocatore con i pezzi bianchi muove sempre per primo. Per questo motivo in genere i giocatori tirano a sorte per chi terrà il Bianco. A questo punto, il Bianco farà la sua mossa, seguita da quella de Nero: muoverà poi di nuovo il Bianco e poi ancora il Nero... e cosi via fino alia fine della partita.
La scacchiera ha la sua «geometria» di cui è bene conoscere la terminologia.
• Le colonne sono le otto file di case verticali rispetto ai due giocatori (indicate con le lettere minuscole da «a» ad «h»).
• Le traverse sono le otto file di case orizzontali (indicate con i numeri da 1 a 8).
• Le diagonali sono le file di case dello stesso colore che si toccano fra loro con gli angoli.
Sulla scacchiera, come vedremo, si sviluppano il movimento e l’attività dei pezzi.
Per indicare con precisione ogni singola casa della scacchiera e il movimento di tutti i pezzi è stato da tempo adottato un sistema di notazione per cui ogni casa ha il proprio nome, che è formato dalle sue coordinate, cioè una lettera e un numero.
Come si muovono i pezzi
Ciascuno dei 6 diversi tipi di pezzi muove diversamente. I pezzi non possono passare ‘attraverso’ gli altri pezzi (benchè il cavallo possa saltarli), nè possono occupare una casa già occupata da un altro pezzo del proprio stesso colore. Tuttavia possono prendere il posto di un pezzo avversario, che in questo caso viene catturato. I pezzi sono gereraimente spostati in posizioni da cui possono: - catturare altri pezzi - difendere i propri pezzi in caso di cattura oppure controllare case importanti della scacchiera.
Il Re è il pezzo più importante, ma è anche il pezzo più debole ed ha bisogno di attenta protezione. Contro di lui si rivolgono gli attacchi dell'avversario e la sua "cattura" determina la fine della partita. Può muoversi solo di una casa alla volta, nelle 8 direzioni - avanti, indietro, ai 2 lati e in obliquo. Ricordati che il Re non deve mai mettersi sotto scacco (vale a dire su una casa in cui potrebbe essere catturato. Questo significa anche che i due Re non possono mai venire a contatto.
La Donna è il pezzo più potente. Può muoversi in qualsiasi direzione - in avanti, indietro (colonna), a destra e a sinistra (traversa) o lungo le diagonali - seguendo una linea retta e di quante case vuole, ma solo fino a che non incontra un pezzo del proprio schieramento (dato che non può passarci attraverso). Inoltre, come per tutti gli altri pezzi, se la donna cattura un pezzo avversario, la sua mossa termina sulla casa del pezzo catturato.
La Torre può muoversi di quante case vuole, ma solo lungo le colonne e le traverse (in avanti, indietro e di lato a destra o a sinistra). Le due torri sono pezzi estremamente forti quando si proteggono a vicenda e lavorano insieme!
L'Alfiere può muoversi di quante case vuole, avanti e indietro, ma solo in diagonale. Ciascun alfiere comincia su una casa di colore diverso (bianco o nero), e rimare sempre sulle case di quel colore. Come le torri, gli alfieri lavorano bene in coppia perché coprono i propri punti deboli e possono attaccare le case di entrambe i colori.
I Cavalli si muovono in modo molto diverso dagli altri pezzi. Il movimento del Cavallo si può spiegare ricorrendo alla figura della *L* della "Y" o della T", comunque lo si impari è importante ricordarsi che il Cavallo, partendo da una casa chiara arriverà su di una casa scura e viceversa. Qui si preferisce dire che il Cavallo fa un passo di Torre e subito dopo un passo di Alfiere o viceversa. Ad ogni modo il Cavallo si sposta in tutte le case distanti due passi, ma di colore diverso rispetto alla casa di partenza. I cavalli sono anche gli unici pezzi che possono scavalcare tutti gli altri.
I Pedoni hanno la particolarità di muoversi e di catturare in due modi diversi: si muovono in avanti, ma catturano in diagonale. I pedoni possono solo avanzare e di una sola casa per volta. Quando un pedone si muove per la prima volta può però avanzare anche di due case. I pedoni catturano solo sulle case poste immediatamente davanti a loro in diagonale. Non possono mai indietreggiare né catturare all'indietro. Se un altro pezzo è collocato direttamente davanti a pedone quest'ultimo non può muovere.